Domanda:
Illuminismo o romanticismo. Il pensiero si evolve o rimangono irrisolti i grandi quesiti dell'umanità?
shishkin
2013-07-26 23:58:57 UTC
Alla domanda su cosa sia l'illuminismo, kant risponde: "L'illuminismo è l'uscita dell'uomo da una sua incapacità d'espressione, della quale è lui l'unico colpevole. L'incapacità d'espressione è la mancanza di servire la propria ragione senza la guida di un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servire la tua stessa ragione! questa è la parola d'ordine dell'illuminismo.
Ma il Faust di Goethe prende coscienza e capisce che l'illusione illuminista scricchiola: " A questo punto ahimè! Ho studiato la filosofia, il diritto e la medicina, e purtroppo anche la teologia. Ho studiato a fondo, con caldo impegno. E qui sto, io povero cocciuto, che la so lunga come prima"
E allora resta solo la possibilità del patto con quello che lui chiama il povero diavolo e che si metterà a "sua" disposizione.
Dal grande secolo di Kant, dal secolo degli illuministi e dei romantici, c'è stata evoluzione o anche i grandi quesiti dell'umanità sono soggetti a corsi e ricorsi storici che si ripetono ma non trovano soluzione?
Tre risposte:
?
2013-07-28 08:52:39 UTC
E' la continua ricerca della verità da parte dell'uomo. Che in quanto popolo se ne allontana sempre più e fa solo qualche passetto in avanti, ma in quanto individuo può raggiungere la sua verità. Disse bene quel portento di Goethe nel dire che la sapeva lunga come prima. Ovvero che nel conoscere sempre più il mondo che ci circonda, non conosciamo di pari passo la nostra interiorità. E si parlerebbe di un illuminismo non della ragione, ma della mente nella sua totale completezza e profondità. La verità l'uomo non potrà mai raggiungerla, e vagherà sempre tra correnti di pensiero e religioni che avranno solo gli abiti della verità, poichè la verità non esiste. Esiste solo una verità personale e interiore che strappa il velo di maya e che non è condivisibile ne si può insegnare e chissà che un giorno non la raggiungano i più.

Da Kant al romanticismo, ma volendo tornando ai fasti dei pensatori greci fino ad oggi, non c'è stata una vera e propria evoluzione di pensiero a parer mio. Si è andati a toccare diversi tipi di pensiero e visioni della vita, ma non c'è stato un vero percorso delineato e comune di miglioramento. Un po' come l'arte che si è evoluta, ma non per forza è migliorata, si è espansa, si è diversificata in diversi stili e correnti, senza però raggiungere un fine.

Siamo in continua evoluzione e solo indivualmente, non studiando, ma assimilando i pensieri e le filosofie dei filosofi possiamo creare un evoluzione di pensiero che tiene conto di tutte le sue diversificazioni per andare oltre ed evolverci in positivo, per trovare la nostra soluzione, che ripeto, come civiltà ci vorrà davvero tanto tanto tempo per raggiungere.

In un ipotetico dialogo filosofico tra un moderno e dotto filosofo e un Socrate di 2500 anni fa, che non ha conosciuto le varie correnti che ha affrontato l'umanità, credo sarebbe perfettamente alla pari. Non ha forse toccato il romanticismo altre note dell'animo umano? Così come gli illuministi quella della ragione? Così come Hegel quelle della logica? L'uomo è un complesso strumento, e non c'è un modo definitivo di suonarlo.

Ci siamo evoluti in larghezza, ma non in altezza!
Night' S Wolfe
2013-07-27 08:49:17 UTC
A mio modesto parere sia Hegel, ma soprattutto Nietzsche hanno contribuito non poco sia a trasformare l' uomo sia a dare risposte al tuo quesito. Il problema è che l' uno usa un linguaggio difficile e l' altro è quel che dice che è difficile da accettare. Anche se scrive in un modo molto semplice ed immediato. Ma l' immediatezza deve fare i conti con il fatto che le sue critiche ai filosofi del passato sono acquisibili solo se questi filosofi li si conosce, e non poco. Perciò, nonostante queste due immense figure, degli altri non parlo perché li conosco poco, sembra che siamo destinati a non uscire dal ciclo vizioso dei ricorsi storici. I tempi di trasformazione sono troppo lunghi per far sI' che l' uomo possa adeguarsi alle nuove filosofie troppo in fretta. Basti pensare che ancora molti non hanno compreso né Socrate, né Platone, né Aristotele. Il che è tutto dire. Bella domanda.
Stai Ancora Sognando
2013-07-27 13:49:17 UTC
La soluzione c'è e c'è sempre stata, sono alcuni esseri umani che si impegnano per non trovarla.



Il pensiero si è sempre "evoluto", cioè si è mutato il modo di pensare o per lo meno alcuni uomini hanno mutato il loro modo di pensare in relazione alle loro capacità.



Ad esempio un contadino muta di poco le sue idee durante l'arco della vita, semplicemente perchè deve lavorare e non ha tempo di pensare un gran chè oppure perchè non nè ha le capacità...e questo vale un pò per tutti.



questa è la conclusione a cui sono arrivato fino ad ora per quanto riguarda le idee:



http://entrainfantasia.blogspot.it/p/le-nostre-illusioni.html


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