Domanda:
Cs si intende x IPERURANIO?
Dina
2008-11-30 14:10:29 UTC
Cs si intende x IPERURANIO?
Cinque risposte:
•¢нι¢¢αѕSs.•°.•°.•°
2008-11-30 15:50:03 UTC
L'Iperuranio è, secondo Platone, il mondo in cui risiedono le idee, che sono la vera sostanza di tutto ciò che conosciamo. E' una zona d'essere diversa dalla nostra, e per questo noi non possiamo conoscerla: conosciamo solo la copia imperfetta delle idee che in essa risiedono.

L'iperuranio si può paragonare all'empireo dantesco o al paradiso cristiano: là tutto è perfetto in quanto in presenza del dio. Possiamo solo immaginare ciò che esiste là.
Abes
2008-11-30 22:18:16 UTC
Letteralmente Al di là (Iper) del Cielo (Uranos).

Era il mondo delle idee immutabili e perfette (Platone), irraggiungibile dagli enti terreni e corruttibili.
anonymous
2008-11-30 22:12:56 UTC
MONDO DELLE IDEE....
Logos
2008-12-01 12:15:43 UTC
L'Iperuranio è un concetto proprio di Platone espresso nel Fedro. Secondo Platone l'Iperuranio è quella zona al di là del cielo (da cui il nome) dove riesiedono le idee. Dunque l'iperuranio è quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito in cui sono le idee immutabili e perfette, raggiungibile solo dall'intelletto, non tangibile dagli enti terreni e corruttibili. È importante notare che nella visione classica la volta celeste rappresentasse il limite estremo del luogo fisico: la definizione di "oltre la volta celeste", dunque, porta l'iperuranio in una dimensione metafisica, aspaziale ed atemporale e, dunque, puramente spirituale.

Le idee stanziate nell'iperuranio sono indispensabili per l'esistenza delle cose. Secondo la concezione platonica, infatti, il rapporto tra le idee dell'iperuranio e le entità terrene possono essere di tre tipi:

Rapporto di mimesi: secondo questa concezione gli oggetti terreni sono semplici copie delle idee perfette ed immutabili;

Rapporto di metessi: in questo caso le cose partecipano all'esistenza delle idee; Rapporto di parosia: le idee sono presenti nelle cose e ne rappresentano l'essenza. In ogni caso, comunque, si nota come le idee dell'iperuranio siano necessarie all'esistenza delle cose. Di conseguenza si viene a generare una sorta di superiorità tra l'iperuranio e il mondo reale: oltre al maggiore grado di perfezione presente nell'iperuranio, c'è un primato di quest'ultimo sul mondo reale. L'iperuranio, e quindi le idee in esso contenute, rappresenta il modello secondo cui il Demiurgo ha formato il mondo delle cose, la materia. Nella concezione platonica l'anima umana, prima di "cadere" nel corpo, contempla la perfezione delle idee nell'iperuranio. Questa contemplazione farà dell'individuo un amante della Verità o un bruto. I rapporti tra le idee, e dunque la struttura interna dell'iperuranio, sono determinati dalla legge della dialettica: questo termine ha il duplice significato di distinguere o dividere e raccogliere o unire. La struttura dell'iperuranio è fondamentalmente piramidale: in cima sono presenti le idee più importanti di bellezza, bene e verità, e scendendo lungo questa piramide troviamo idee sempre più legate al mondo sensibile, passando attraverso le idee matematiche (che, pur avendo lo stesso grado di verità delle precedenti, hanno meno importanza).

Il "valore" di un'idea all'interno dell'iperuranio è definita dal suo grado di universalità.
★HELDA★C★ ★ ★ ★ ★
2008-12-01 00:15:07 UTC
L'iperuranio: il mondo delle idee



Risulta chiaro, da queste premesse, che esistono due condizioni di esistenza, quella delle idee immutabili (il mondo intellegibile, percepibile dal puro intelletto) e quella degli enti sensibili (il mondo sensibile, percepito dai sensi).



Il mondo degli enti sensibili è il mondo che l'uomo ha davanti agli occhi quotidianamente, in cui gli enti, le cose esistenti, si generano e si distruggono, deperiscono; il mondo delle idee, chiamato da Platone Iperuranio (hyper=oltre; ouranos=volta celeste), è quindi il mondo in cui risiedono le idee eterne e immortali alle quali gli enti terreni e corruttibili partecipano in diversa misura.



L'Iperuranio si trova al di là della volta celeste, in una regione da sempre esistente al di là del tempo e dello spazio, è il vero e proprio "caveau" delle matrici, la dimora dei concetti eterni e incorruttibili che rappresentano l'immagine perfetta delle cose terrene.



Platone risolve quindi il dilemma tra l'essere immutabile e l'essere diveniente creando due mondi separati: l'Iperuranio rappresenta l'aspetto autentico della realtà nella sua totalità (la verità); il mondo sensibile, rappresentante il mondo dell'incertezza, in cui nulla si può dire di certo che non sia opinione, è un mondo subordinato al primo, solo l'Iperuranio rappresenta infatti la verità, e la verità si pone in una posizione di superiorità rispetto all'opinione.



Ecco perché il vero filosofo, secondo Platone, è colui che si occupa della comprensione del mondo delle idee, il mondo sensibile non rappresenta la verità, e il filosofo, come primo dovere, ha quello di conoscere il vero.





Dunque, per ogni cosa terrena esiste una molteplicità di idee iperuraniche che ne vanno a formare la realtà in diversa misura, ogni ente terreno partecipa in diversa misura alle diverse idee assolute.



Quindi non solo il mondo sensibile è caratterizzato dal molteplice (ovvero è formato di cose diverse e divise) ma anche l'Iperuranio è formato da idee immutabili diverse e divise tra loro. L'ordine necessario e immutabile in cui sono riunite le idee dell'Iperuranio è chiamato da Platone "dialettica".



Essa è la struttura ordinata in cui si pongono in relazione tra loro le idee.

La struttura dell'Iperuranio è piramidale: alla sommità della piramide ci sono le idee partecipate dalle idee (e quindi anche dagli enti sensibili), quali, ad esempio, l'idea iperuranica che rappresenta il concetto delle idee iperuraniche, alla base si troveranno le idee che vengono partecipate solo dagli enti sensibili.



Nelle posizioni intermedie si troveranno tutte quelle idee che in diversa misura sono partecipate dalle idee delle gerarchie a loro inferiori.



L'Iperuranio si viene a configurare, così, come una complessa struttura organizzata gerarchicamente. "Dialogo" è una parola che proviene dal verbo greco dialégo, che significa sia "raccolgo, unifico" che "distinguo, divido". La dialettica è allora la struttura unitaria della molteplicità delle idee eterne.



Se la dialettica è poi la struttura immutabile dell'Iperuranio, ovvero il modo in cui le idee sono autenticamente in rapporto tra loro, il sapiente, il quale vive nell'opinione delle cose sensibili, dovrà rivolgersi alla conoscenza della dialettica



Saluti, Helda


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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