è l' uomo soltanto un'animale con in più la razionalità o Il salto dall' animale che vive all' uomo che parla è tanto ampio se non più ampio di quello dalla pietra senza vita all' essere vivente?Se l' uomo ha nella sua essenza il rapporto originario con l' essere,all' animale manca in un modo radicale questa apertura e rapporto con l' essere,l' animale è povero di mondo,l' animale a differenza dell' uomo è stato privato fin dall' origine di qualcosa e " se in certe sue varianti il fare a meno è un soffrire,allora,se il fare a meno del mondo e l' esser-povero fanno parte dell' essenza animale,allora la sofferenza e il dolore dovrebbero aggirarsi per l' intero regno animale e per il regno della vita in generale."L' animale è escluso dal principio dall' apertura originaria ma è "stordito" entro un cerchio entro il quale si dibatte e tutto questo è attestato dal fatto che nessun animale o pianta abbiano la facoltà della parola.Heidegger dice che "unicamente accennando all' esclusione dell' animale dall' ambito essenziale della svelatezza,l' enigma di tutto il vivente comincia per noi a chiarirsi in quanto enigma",L' animale essendo nella sua essenza escluso dall' apertura originaria,come e che cosa può vedere quando guarda ?e cosa ode un' animale?Se l' uomo ode solo ciò che comprende e si manifesta in un concetto,nel senso che se l' uomo non sente il suono puro ma sempre rumori particolari,il sibilo del vento,il rombo di una motocicletta,il miagolio di un gatto,che cosa intendiamo quando intendiamo che l' animale possiede orecchie,o occhi?Non è tutto questo un' antropomorfizazzione dell' animale e non sarebbe invece necessario un poetare più essenziale e oltre soggettivo di quello che antropomorfizza piante e animali?Come può sentire l' animale un rumore,un rumore qualsiasi,per esempio il miagolio di un gatto,se non possiede il concetto di gatto?Cosa vede un' animale quando mi guarda?non può vedere di certo come vediamo noi;Esiste una differenza abissale tra l' uomo e l' animale,ben più vasta e ampia di quella di cui siamo appena consapevoli,fino a poter dire che" l'UOMO è più vicino al divino che all' enigma del vivente",anche se questo vivente è vicino a noi;---------Seppur da una prospettiva diversa da quella filosofica,il Cristianesimo ha colto quella radicale e assoluta alterirità tra uomo e animale,quell' originaria differenza che consiste in una privazione invalicabile e senza scampo,l' animale è escluso dalla grazia e senza possibilità di salvezza per il Cristianesimo,tagliato fuori dal rapporto con l' essere per la filosofia,ma mentre nell' ottica Cristiana l' enigma non viene neppure percepito,ne consegue che entro questa visione, l' animale si possa uccidere e mangiare perchè in definitiva non vale nulla,i Cristiani non si fanno tanti problemi a mangiare carne,.Invece dalla prospettiva filosofica,questa privazione originaria dell' animale, al quale è preclusa fin da principio la relazione e il rapporto con l' essere,non può sfociare in uno sterminio a cuor leggero perchè l' esclusione originaria non può valere come prova di una presunta superiorità,ma solo di un radicale modo d' essere ma un radicale modo d' essere non concede il diritto di uccidere per scopi alimentari o altro.