Sono contenta che ogni tanto venga posta qualche domanda in cui non si parli di storia della filosofia, ma di filosofia nel vero senso del termine!
Ti potrei rispondere in vari modi, se prendo la tua domanda da almeno due punti di vista. Provo a spiegarmi: se intendo la tua domanda da un punto di vista filosofico stretto (con un'opinione comunque mia e non sulla falsa copia di qualche filosofo, per intendersi) o se intendo la tua domanda in un'accezione filosoficamente personale, più emotiva, più radicata al quotidiano, al mio quotidiano.
Non ho veramente voglia di filosofismi in questo momento, per cui mi concentro su un punto di vista più soggettivo.
Sono da anni laureata in filosofia e da sempre ho cercato di seguire la mia strada, anche con l'aiuto del pensiero di filosofi più o meno conosciuti, che hanno risvegliato in me un approccio molto più critico (filosoficamente inteso) e personale.
Non ho mai sopportato la filosofia sistematica, razionale, che pretende di imbrigliare tutto, se non IL tutto, all'interno di schemi quasi matematici, che nulla hanno a vedere con l'emotività e la spinta intuitiva e istintiva.. per cui, per quanto mi riguarda, il noumeno può restare nell'ambito dell'ontologia, della filosofia fredda e sistematica.
Io sono per il fenomeno, inteso come circostante (direi circum-stante, e qui prendo spunto da Ortega y Gasset, se me lo permetti!). Non mi importa l'idea della cosa in sè, ma la sensazione che il fenomeno mi trasmette, il modo in cui interagisco con esso. Ti dirò di più: il fenomeno non lo intendo solo come ciò che è apparente, visibile, chiaro. Istintivamente sono portata a dare più attenzione a quei fenomeni quasi all'ombra, se non silenziosi, sotterranei. Amo decifrarli, cercare il loro linguaggio, tentare una simbiosi. Entrare in empatia con essi, ascoltare un eventuale messaggio, provare a svincolare dalla ragione e girare il mio punto di vista nel loro, come un cambio di prospettiva.
Per me questo è il vero senso della filosofia. Cosa intendo per fenomeni non chiari, ombrosi, silenziosi, nascosti? Il mio io, la natura, il comportamento altrui..certi momenti musicali..tutto ciò che in qualche modo richiama la mia sensibilità...
Dico spesso che, per farti un esempio, amo il dietro le quinte. Anche in uno spettacolo. Preferisco conoscere ciò che sta dietro a ciò che sta davanti e si impone...
E tu?
Grazie per la domanda, mi è piaciuto rispondere! ;)