Buonasera Guardian.
Se tralasciamo gli ambiti scientifici e ci riferiamo unicamente alla validità universale dei concetti espressi dall'uomo, non possiamo far altro che scadere in un totale relativismo.
Considera che la mente umana presenta limiti abbastanza netti, e poi servirebbe una dimostrazione pratica ed oggettiva per dimostrare una validità inconfutabile di una eventuale verità assoluta.
Dovremmo ragionare al di fuori di qualità come spazio, tempo, causalità, e la nostra mente non è in grado di condurre ragionamenti senza basarsi su 'coordinate' di sicuro affidamento.
In poche parole: l'uomo può anche teorizzare una verità assoluta, ma non potrà mai dimostrarlo in modo indiscutibile. Semplicemente perchè non ne ha le capacità mentali.
E' questo che ci porta al 'compromesso' del relativismo, giustificando la possibilità delle verità viste in maniera poliedrica dalle diverse soggettività di ciascuno di noi. Come se tutti volessero avere ragione e nessuno torto.
Buona serata.
Edit:
Fellfrosch, cercherò di essere più chiaro.
Ci sono remote possibilità che l'uomo teorizzi una verità assoluta, ma non potrà mai dare una dimostrazione in tal senso perchè è finito, limitato e non capace di collocare la verità stessa al di fuori di coordinate 'finite'.
Di conseguenza, si scade nel relativismo. Perchè? Perchè, così facendo, si dà la possibilità a tutti di crearsi una verità propria, ovviamente soggettiva, in modo da rispettare le idee proprie di ciascuno di noi. Ci sentiamo tanti piccoli 'assoluti' se limitiamo lo sguardo e l'analisi a noi stessi, ma complessivamente siamo un gruppo di 'relativi' per il discorso che facevo prima.
L'assoluto ed il relativo sono opposti, ma non si annullano vicendevolmente. Almeno, questo è il mio pensiero.
Buona giornata.