Ungaretti: Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie = caducità dell'esistenza.
Munch: l'urlo esprime l'angoscia nei confronti dell'esistenza.
Kierkegaard - L'esistenza come possibilità: la nostra esistenza è un insieme di possibilità non sfruttate (noi possiamo ogni volta fare un'unica scelta tra le tante che abbiamo a disposizione).
La psicologia del lavoro... vediamo... il lavoro inteso come male inevitabile della condizione umana (si collega all'esistenzialismo di Kierkegaard e a Munch; in parte anche a Ungaretti).
Orwell: Gli animali si ribellano all'uomo, ma anche tra di loro, dopo che hanno instaurato un governo autonomo dalle decisioni umane si generano ingiustizie e violenze. Gli esseri viventi si combattono a vicenda come in Ungaretti e la vita di ognuno è poco stabile e sicura (esistenzialismo, infine).
Decroly non lo conosco, mi spiace.
La seconda rivoluzione industriale: si istituzionalizza il capitalismo più sfrenato, che porterà alla riduzione dell'uomo ad essere il complemento di una macchina (Taylorismo, fordismo). L'uomo perde dignità, l'esistenza si svuota di valore.
A questo è facile associare i diritti dei lavoratori: il lavoratore si sente svuotato di creatività e di importanza. Diventa numero e non essere vivente.
Direi che la parola che collega tutto quanto è esistenza, esistenzialismo, ma non vorrei esagerare.
Buona fortuna!