La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano sensazioni piacevoli, che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell'universo osservato, che si sente istantaneamente durante l'esperienza, che si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi ad un contenuto emozionale positivo, in seguito ad un rapido paragone effettuato consciamente od inconsciamente, con un canone di riferimento interiore che può essere innato oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale.
Nel suo senso più profondo, la bellezza genera un senso di riflessione benevola sul significato della propria esistenza dentro il mondo naturale.
La bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell'osservatore un senso ed esperienza di attrazione, affezione, piacere, salute.
Spesso si afferma che un "oggetto di bellezza" è qualsiasi cosa nel mondo percepito che riveli un aspetto significativo per la persona riguardo la "bellezza naturale". La presenza del sé in qualsiasi contesto umano, indicherebbe che la bellezza é naturalmente basata sul sentimento che suscita negli umani, anche se la bellezza umana é soltanto l'aspetto dominante di una più grande ed incalcolabile bellezza naturale.
Il contrario di bellezza è bruttezza, intesa come la percezione di una mancanza di bellezza o accumulo di imperfezioni, che suscita indifferenza o dispiacere e genera una percezione negativa dell'oggetto.
Bellezza e gusto dell'osservatore sembrano termini inscindibili, in quanto concepire una bellezza indipendente da un qualche osservatore che stia lì per goderla, equivale a pensare ad un dipinto bellissimo dimenticato in una cassaforte da decenni. Oppure ad un fiore che cresce in mezzo ad una foresta invalicabile da umani ed animali (mancando un osservatore, esiste allora la bellezza ?). Tali oggetti possono essere senz'altro concepiti, ma mancano del tutto di quel carattere di interazione pratica (di azione e reazione) con un'intelligenza percettiva, che tendenzialmente riconosciamo al "bello".