Domanda:
Cos'è l'intuito?
yhashi (nikita)
2008-01-22 12:55:31 UTC
Cos'è l'intuito?
Undici risposte:
anonymous
2008-01-22 13:01:50 UTC
mado...ma cosa ti viene in mente?!io sto proprio studiano qst di psicologia è la definizione sarebbe questa:tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza acquisita..se capisci qualcosa te.!!
miss g
2008-01-22 12:58:26 UTC
è tutto
anonymous
2008-01-22 13:01:44 UTC
è quella vocina che ci dice tanto di non fare una determinata cosa, e che noi..irrimendiabilmente, non ascoltiamo mai..e sbagliamo.. l'intuito.. ci dovrebbe guidare verso le scelte giuste: è la conoscenza delle situazioni ..ecco cos'è. In generale la conoscenza. Più ne hai, e più il tuo intuito sarà maggiore.
anonymous
2008-01-22 12:59:14 UTC
l intuito è una sorte di sesto senso...
ѕтєνє
2008-01-22 12:59:03 UTC
Secondo Cartesio non è possibile avere alcuna scienza se non mediante l'intuito della mente. L'intuizione occupa un posto centrale nel metodo cartesiano: consiste nell'apprensione immediata di un oggetto mentale, e il suo carattere è l'evidenza che c'è quando si concepiscono idee con chiarezza e distinzione.
anonymous
2008-01-22 12:58:54 UTC
e' una sensibilita' di capire prima della ragione
Manuel F
2008-01-22 12:58:45 UTC
Esistono tecniche per usare e disciplinare l’intuito.



La prima consiste nel mantenere sempre la pulizia emozionale a tutti i livelli. Se siete emotivamente bloccati e non capite o non potete sapere cosa provate, o se avete bloccato ciò che sentite in modo così efficace da essere ormai privi di emozioni, diventate persone negative e create un corpo malato dal punto di vista fisico. Mantenendo chiare le vostre emozioni, la negatività emozionale non risiede in voi, che diventate sempre più leggeri. Ciò apre il vostro sentiero intuitivo perché vi assicura un chiaro senso dell’amore; vi porta più vicini all’amore incondizionato e vi rende inoffensivi; alleggerisce la qualità della vostra frequenza e di conseguenza la guida che ricevete entra nel vostro sistema chiara e priva di ostacoli.



Per riuscirci, dovete purificare voi stessi quotidianamente da ogni impatto emozionale. Così come eliminate le vostre scorie e tossine fisiche, allo stesso modo dovete liberarvi di quelle di carattere emozionale portando a termine le faccende incomplete dal punto di vista emotivo, non andando a dormire la sera ancora in preda alla rabbia, facendo in modo di non lasciarvi contaminare spiritualmente e imparando a lavorare con le vostre correnti di energia, rispettandole.

La seconda tecnica consiste in un programma nutrizionale purificatore: essere intossicati dal punto di vista fisico interferisce infatti con la qualità delle intuizioni.



La terza suggerisce di onorare la guida che ricevete. La pulizia emozionale e fisica porta all’intuito, grazie al quale impariamo pio a rispondere. Dovete essere disposti a dar retta al vostro intuito e ad agire di conseguenza. Molte persone non vogliono ascoltare ciò che si può sentire con grande facilità, e di conseguenza negano di aver mai sentito alcunché.



In base alla quarta, dovete concedere a voi stessi un’apertura verso la vostra esistenza e l’universo intero, per affrontare le questioni della vita con un senso di fede e fiducia secondo il quale ogni cosa accade per un motivo preciso, una ragione che è sempre corretta e carica di compassione. Questo è un pensiero essenziale, indispensabile per poter attivare e coltivare l’intuito.



Che cos’è l’intuito e come funziona?



L’intuito è la percezione che va oltre i sensi fisici e ha lo scopo di aiutarvi; è il sistema sensorio che agisce senza ricevere informazioni da parte dei cinque sensi… L’intuizione ha vari scopi: favorisce la sopravvivenza, spingendovi a ottenere ciò che all’apparenza non ha alcun motivo di essere ma che vi permette di sopravvivere. Le intuizioni riguardanti il pericolo, per esempio, rivelano ciò che è rischioso e ciò che non lo è, le strade sicure e quelle che è meglio non frequentare o la necessità di controllare le condizioni del motore, e vi aiutano a rimanere nel mondo fisico.



Tale caratteristica aiuta anche la creatività: vi dice quale libro acquistare per il vostro progetto, dove incontrare il collega che avete bisogno di conoscere… E’ la certezza che un quadro debba avere una tonalità grigia e che a un altro si adatti meglio il viola; è il presentimento che una certa idea mai provata in precedenza possa funzionare...



L’intuizione è una sorta di ricetrasmittente che mette in contatto anima e personalità per mezzo del sé superiore.



Il sé superiore è il punto di contatto che unisce l’anima… alla sua personalità; è il dialogo tra quest’ultima e la sua essenza immortale
kekko
2008-01-22 13:05:42 UTC
Vista, olfatto, udito, gusto, tatto: sono i sensi che finora conosciamo e che possiamo sperimentare ogni giorno nelle molteplici situazioni che si presentano, ormai ci sono familiari e sappiamo di non poterne fare a meno. Ma che cosa dire di un presunto sesto senso, che alcuni negano di avere, molti pretendono di far valere, altri infine spacciano per leggenda? Esiste davvero? E se sì, dove è collocato? Possiamo averne qualche esperienza come ci capita con gli altri cinque sensi, o è appannaggio di pochi eletti come spesso si pensa? Freud ne Il Disagio della Civiltà riferendosi ai poeti esclama: “E ci sia consentito trarre un sospiro di sollievo vedendo che a singoli uomini è dato ricavare senza una vera fatica, dal vortice dei propri sentimenti, le più profonde intuizioni”, mentre agli altri non resta che muoversi tra mille incertezze e mille ipotesi cercando di raggiungere quelle stesse verità. E se il padre della psicanalisi si fosse sbagliato? Se di queste intuizioni non fossero depositari solo i poeti, i fisici o i grandi artisti? Oggi ricerche scientifiche sempre più avanzate si moltiplicano cercando di fornire chiarimenti su questo “senso” misterioso, nascosto, che tuttavia qualche volta lancia segnali evidenti della sua presenza, si “rivela” attraverso quelle che chiamiamo intuizioni. Così si scopre che probabilmente esso ha a che fare con una zona specifica del cervello, il corpo calloso, un fascio di fibre nervose che consente la comunicazione tra i due emisferi: pare che l’intuito abbia origine proprio grazie ad una buona trasmissione di dati e quindi ad un ottimo collegamento tra i due. In altre parole, se la sede del linguaggio e del ragionamento in senso stretto è l’emisfero sinistro e quello destro è il luogo deputato alla nascita delle emozioni, l’intuizione, per accendersi, ha bisogno di un processo neurale che coinvolge entrambi gli emisferi e probabilmente anche alcune zone marginali del nostro cervello. Le ricerche sul corpo calloso ancora non sono giunte a termine, e se da un lato è accertato che la sua morfologia determina una fondamentale differenza tra i sessi, è anche vero che alcuni ne sono del tutto privi, senza conseguenze allarmanti. Si è dimostrato comunque che nelle donne questa parte del cervello è più grande e più spessa, ragion per cui ora gli uomini possono tranquillamente fidarsi del famoso intuito femminile, anche col beneplacito della scienza.

Ci consola, dunque, sapere che i lampi di genio non comprendono solo l’Eureka di Archimede, la formulazione della teoria della relatività di Einstein, o i capolavori di Van Gogh, perché intuizioni, sia pure più banali e meno universali, capita a tutti di averne, e non si può negare che, sebbene il motivo di una nostra azione ci sia ignoto, spesso l’intuizione che l’ha generata è stata provvidenziale. Esplorando la mente più in profondità, infatti, psicologi e neuroscienziati stanno portando alla luce prove di percezioni e capacità inconsce più complesse: il nostro cervello, cioè, incamera a nostra insaputa informazioni che al momento opportuno fa emergere in nostro aiuto. Gary Klein, uno psicologo dell’Ohio che si occupa di counselling per le risorse umane, ha condotto in questi anni moltissimi studi su persone comuni che hanno agito sotto la spinta di un’inspiegabile ispirazione, determinando spesso la salvezza di vite umane, come in alcuni esempi da lui citati di vigili del fuoco, medici o infermieri. Si tratterebbe appunto in questi casi di un’intuizione dettata dall’esperienza, frutto di dati che il cervello capta e tiene, per così dire, in riserva fino al momento in cui ci tornano utili. Altri studiosi ritengono che questa capacità eccezionale possa essere esercitata e potenziata. Goleman, docente di psicologia ad Harvard, ad esempio, sostiene che la risposta ad un quesito che ci tormenta, di qualsiasi natura esso sia, è già dentro di noi, basta saperla cercare e tirare fuori. Spesso tali risposte arrivano del tutto inaspettate in sogno o in dormiveglia, o mentre ci stiamo dedicando ad altre occupazioni.

Certo ci fa sorridere pensare che con un po’ di allenamento quello che era elementare per Sherlock Holmes lo sarà finalmente anche per Watson, e forse i risultati di queste ricerche sottraggono un po’ di fascino a questa dote così stravagante. Ed è proprio la sua imprevedibilità, il fatto che sfugga ad un inquadramento preciso che assicura la sopravvivenza della mente umana, l’inesauribilità della ricerca, e la possibilità di battere un computer grazie allo scarto di un’intuizione.
anonymous
2008-01-22 13:52:52 UTC
prendi il dizionario!!!!!....
Gabriele a
2008-01-22 13:09:28 UTC
confermo quello ke ha detto kekko
Nico89
2008-01-22 12:59:54 UTC
Secondo Cartesio non è possibile avere alcuna scienza se non mediante l'intuito della mente. L'intuizione occupa un posto centrale nel metodo cartesiano: consiste nell'apprensione immediata di un oggetto mentale, e il suo carattere è l'evidenza che c'è quando si concepiscono idee con chiarezza e distinzione.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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